Poco tempo fa una cara amica mi chiede una mano per mettere a punto una miscela di rimedi per se stessa.

Lisa conosce i Fiori da diversi anni grazie a me, e li ha sperimentati personalmente abbastanza da capire come agiscono e sentire che quello dei Fiori di Bach è un approccio di suo gradimento.

Questa volta, i Fiori le sono venuti in mente dopo alcuni mesi di tribolazione con un disturbo psicosomatico rispetto al quale sia l’omeopatia, nella quale ripone la massima fiducia, sia un approccio di tipo psicologico si dimostrano completamente inefficaci.

Mi dice: “Mentre il disturbo non evolve in nessun modo, il mio stato emotivo ne è pesantemente condizionato e non fa che peggiorare. Penso che i Fiori potrebbero darmi un sostegno …”

Ragioniamo insieme su una combinazione adatta al momento. Ha già in mente alcuni rimedi, ed io gliene suggerisco qualcun altro in aggiunta. Quindi va a farsi preparare la boccetta dall’erborista di fiducia. A metà miscela è necessario inserire altri due rimedi e la solita erboristeria le rifà una nuova boccetta da pagare interamente. Lisa giustamente si stizzisce ed a quel punto le prospetto i vantaggi, economici ma davvero non solo, di acquistare un completo kit di rimedi floreali con cui diventare finalmente indipendente. Ci riflette su ed anche a lei sembra la soluzione migliore. Contemporaneamente inizia a studiare i rimedi su alcuni testi che le consiglio. Insomma, in quattro e quattr’otto, per Lisa comincia l’avventura dei Fiori di Bach in autonomia.

Dopo la prima miscela, che a suo dire le fa decisamente bene, resta qualche giorno in pausa per sentire cosa le serve e ne elabora una nuova. Mi chiede un parere su una combinazione di Fiori secondo me adattissima a lei e alla situazione.

Durante il trattamento, mi racconta che il fatto di stabilire lei stessa su quale aspetto emotivo intervenire, la invogli poi ad assumere quei rimedi, e la porti ad andare incontro all’evoluzione sollecitata dai Fiori con una maggiore disponibilità interiore. Al contrario, quando in passato i rimedi glieli avevo proposti io, alcune volte si era attivata una sorta di resistenza di cui forse non era neppure del tutto consapevole.

“Adesso che li scelgo da me, mi rendo conto di quanto effettivamente abbia ancora bisogno di Mimulus e molto probabilmente anche di Crab Apple Tutte le volte che me lo ripetevi tu, ti ascoltavo ma in fondo, in fondo ero un po’ scettica.”

Soprattutto per chi è solito affidarsi a terapeuti di vario genere (rischiando purtroppo di restarne soggiogato) la possibilità offerte dal metodo dei Fiori di Bach di aumentare l’auto consapevolezza e di riuscire ad ottenere risultati percepibili chiaramente, anche in autonomia, rappresenta un’esperienza significativa per sviluppare fiducia nel proprio discernimento, vicinanza e senso di piena responsabilità rispetto a sé stessi.

Diventare i principali terapeuti di sé stessi non significa affatto escludere l’utilità di un intervento esterno, quando serve, ma ricordare che ognuno di noi è il capitano della propria nave.

A proposito, il disturbo psicosomatico è in remissione.

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