Crab Apple

Malus pumila (Melo)

Alberello deciduo, che cresce in siepi e radure aperte. Fiorisce in maggio. I fiori abbondanti sono di colore bianco- rosa, hanno cinque petali ed un profumo delicato. Si prepara con il metodo della bollitura. Nella prima classificazione di Bach, appartiene ai rimedi definiti “i diciannove ultimi”. Scoperto nel 1935, rientra nel gruppo Rimedi per lo Scoraggiamento e la Disperazione.

Bach dice a proposito di Crab Apple:

“E’ il Rimedio depurativo. Per chi ha la sensazione di avere in se stesso qualcosa di poco pulito. Spesso si tratta di qualcosa di apparentemente insignificante, mentre altre volte si tratta di un disturbo più serio che passa quasi inosservato rispetto alla sola cosa su cui la persona si concentra. In entrambi i casi, l’individuo è ansioso di sbarazzarsi di questa cosa particolare che per lui è la più importante e che gli sembra essenziale da curare. Queste persone si abbattono molto se la cura fallisce. Essendo un depurativo, questo Rimedio risana le piaghe se il paziente ha ragione di credere che sia penetrato qualche veleno che deve venire espulso.”

Descrizione chiave

Chi si trova nello stato CRA si sente sporco, inquinato, invaso, contaminato a livello fisico, emotivo o mentale. Avverte la necessità di depurarsi e di eliminare ciò che lo contamina, senza però riuscire a farlo. L’elemento percepito come un inquinante ossessiona. Può trattarsi di qualcosa di fisico, come un neo o un qualsiasi difetto, di un pensiero o di un emozione sgradevole, che non si accettano. L’attenzione maniacale per i dettagli, che si vorrebbero perfetti (e a cui si da un risalto eccessivo), impedisce di cogliere la visione dell’insieme. Ci si sente contaminati, macchiati, sporchi, colpevoli.

Il tipo Crab Apple

CRA identifica anche una tipologia di personalità. Per il tipo CRA sono importantissimi i principi della purezza e dell’ordine, sul piano fisico, mentale e spirituale, tanto da diventare delle fissazioni; tutto deve risultare sempre estremamente curato. C’è un forte bisogno di mantenere immacolati il proprio ambiente, il proprio corpo e la propria interiorità. Facilmente si prova vergogna di se stessi, perché si è fatto (o pensato o provato emotivamente) qualcosa che si ritiene in disaccordo con l’ideale di perfezione a cui si tende. Si condannano emozioni, pensieri, gesti, umani, che si ritengono sbagliati, cattivi, sporchi (per lo più riguardano pulsioni istintive sensuali e aggressive). Anche facendo di tutto per essere impeccabili, in fondo si sente che in sé c’è qualcosa di brutto, sporco, o malato (che sia a livello fisico, emotivo o mentale). Qualcosa che non può essere accettato. C’è quindi il rifiuto di aspetti di sé, sui quali ci si fissa, osservandoli sotto una lente d’ingrandimento che li amplifica enormemente; più si cercano di allontanare, più tornano alla mente, finendo per invadere l’intero campo.

Si prova disgusto verso alcune naturali manifestazioni fisiche, come eruzioni cutanee, sudore, foruncoli, ecc, verso i liquidi corporei e la fisicità più in generale. Facilmente si vive il sesso in modo conflittuale. Può esserci un attrazione verso regimi alimentari ritenuti purificanti, come anche verso rituali di purificazione di vario genere. Si spera che lavandosi in continuazione, pulendo e mettendo in ordine meticolosamente ogni cosa, cacciando i pensieri indesiderati, si possa recuperare lo stato di perfezione immacolata necessario per sentirsi a proprio agio. Ma basta un nonnulla, un filo di polvere, una traccia di sudore, un oggetto fuori posto, un pensiero sconveniente, per deprecarsi di nuovo.

L’azione del rimedio

Il rimedio aiuta a vedere l’insieme, nella sua unicità e bellezza, e a non fissarsi sui dettagli sgraditi, che risultano così ridimensionati. Ciò avviene sia rivolto all’interno che all’esterno (percezione di sé e dell’ambiente). Giorno dopo giorno, nuovi mantra interni cominciano a ripetersi: “Vado bene così come sono”, “Tutto è sano e bello in me”, ”Mi piaccio”, ”Mi mostro con piacere”. E’ tra i rimedi più importanti per l’accettazione di sé stessi, per l’integrazione degli aspetti di sé che non piacciono ed il riconoscimento della propria bellezza unica.

E’ considerato “l’antibatterico” dei Fiori di Bach per le sue apprezzate qualità purificanti, anche a livello topico. Per questa caratteristica, è il sesto componente del Rimedio di Soccorso in crema.

Bibliografia di riferimento

N. Weeks, V. Bullen- The Bach Flower Remedies- Illustration and preparation–The C.W.Daniel Company Limited
T.W. Hyne Jones- Dictionary of the Bach Flower Remedies- Vermilion London
J. Howard, J. Ramsell - Guarire con I Fiori di Bach - Guida pratica alla floriterapia– Tecniche Nuove
M. Scheffer- Terapia con i Fiori di Bach– Tea Pratica
S. Ball- Floriterapia di Bach - Corso pratico in sette giorni- Tecniche Nuove
R. Orozco - Nuovi orizzonti con i Fiori di Bach- Centro di Benessere Psicofisico
J. Barnard- Forma e funzione- Tecniche Nuove
F. Nocentini, M. L. Peruzzi - Il libro completo dei Fiori di Bach –Giunti Demetra
The Bach Centre Bullettin- Autori vari

Condividi!

error: Il contenuto è protetto!!

UN REGALO PER TE!

IL RIMEDIO DI SOCCORSO DEI FIORI DI BACH:

conoscerlo per usarlo

 

 

Iscriviti alla mia newsletter periodica di approfondimenti e proposte e scarica il pdf in regalo

L'iscrizione è andata a buon fine! Controllare la casella di posta e se la risposta è finita nello spam marcarla come no-spam.